Situazione con la chiesa

Noi, Monsignor Giacomo Borgia detto "Marves", Arcivescovo Metropolitano di Pisa, Segretario Pontificio, Protonotario Apostolico, stabiliamo ed emettiamo nell'immediato, a seguito dei recenti avvenimenti, lo
ordine d'interdetto nei confronti dei membri della cosiddetta "Manonera" presenti nella Provincia Ecclesiastica di Pisa (Pisa, Massa, San Miniato, Volterra, Livorno).
Essi non potranno più partecipare alla vita comunitaria aristotelica, così come non potranno esser loro somministrati i Santi Sacramenti. Eventuali promesse di matrimonio contratte ove uno od entrambi i nubendi sono membri della "Manonera" sono dunque da
questo momento annullate.
Non è loro concesso di prendere parte a qualsivoglia celebrazione aristotelica (IG od RP) sino alla revoca del presente decreto, pena la denuncia alla Santissima Inquisizione.
Tutti i fedeli aristotelici dell'Arcidiocesi di Pisa colti nell'appoggiare o supportare in qualsiasi modo la Manonera sono da considerarsi anch'essi soggetti in toto al presente interdetto.
Possa Aristotele guidare nuovamente all'ovile le sue pecore smarrite, possa Christos cacciare la Creatura Senza Nome dalle loro menti.

Scritto e ratificato a Pisa, il quinto giorno dell'undicesimo mese dell'Anno di Grazia
Scritto e ratificato a Pisa, il quinto giorno dell'undicesimo mese dell'Anno di Grazia MCDLVII

In fede,
Monsignor Giacomo Borgia detto "Marves",
Arcivescovo Metropolitano di Pisa

Lettera Pubblica ai Manonera e Loro Alleati

Documento indirizzato ai membri della Manonera ed a coloro che li sostengono

Membri della Manonera,
simpatizzanti della Manonera,

è con atteggiamento paterno che noi, Monsignor Giacomo Borgia detto "Marves", Arcivescovo Metropolitano di Pisa, desideriamo scrivervi quale pastore di anime. In particolare, desideriamo scrivere ai fedeli aristotelici che votano o direttamente fanno parte della Compagnia della Manonera.

Figlioli, il nostro cuore piange lacrime amare nel vedere che voi tutti, egualmente figli di Dio, siete caduti nel tranello dell'Innominato.
Figlioli, il nostro cuore piange lacrime amare nel vedere che voi tutti, egualmente figli di Dio, siete parte di una organizzazione criminale.
Figlioli, il nostro cuore piange lacrime amare nel vedere che voi tutti, egualmente figli di Dio, gettate al vento la vostra possibilità di accesso nel Paradiso Solare.
Figlioli, il nostro cuore piange lacrime amare nel vedere che voi tutti, egualmente figli di Dio, siete stati soggiogati da coloro che sono abili di favella.
Figlioli, il nostro cuore piange lacrime amare nel vedere che voi tutti, egualmente figli di Dio, siete stati incatenati nella morsa della non informazione.

Di fronte a tutto questo, ci permettiamo di riprendere le parole della Benedizione Urbi et Orbi di Sua Eminenza il Cardinal Camerlengo:
"Omissis... Ciò non deve farci dimenticare che il Senza nome agisce nell'ombra, sperando di provocare la Fine dei Tempi corrompendo i cuori, e che numerosi, troppi individui ancora decidono di cedere alle sue tentazioni. Di fronte a questo, la Chiesa si veste e sempre si vestirà di Luce, come un faro, al fine di permettere a tutti di trovare il cammino della Santa Virtù."

Ebbene, è giunto il momento in cui la Santa Chiesa più che mai si veste di Luce e come un faro guida il suo gregge all'ovile.

Figlioli, abbandonate l'Organizzazione, risorgete alla Vera Vita Aristotelica!
Siate degni di poter portare il più grande ed illustre dei titoli, siate degni d'essere Aristotelici!
La Manonera, in particolare coloro che la governano, vi hanno irretito con le loro velenose parole!
Figlioli, ritrovate in voi il cammino dei Santi Profeti...

Fratelli e sorelle, ciò che più ci tormenta è la motivazione per la quale voi militate in tale Compagnia. Essa è l'antitesi dell'Aristotelismo: la nostra religione, figlioli, insegna che l'armonia della città deve perpetuarsi sempre, se aristotelica. La Manonera non solo ha infranto questa armonia, ha addirittura assaltato una Repubblica aristotelica quale è Siena ed ha compromesso la fragile pace che si era appena creata tra tale Repubblica e la Repubblica di Firenze!
Non è accettabile che alcun fedele, per qualsiasi motivazione, decida di appoggiare o far parte della Manonera. Essa non è in alcun modo compatibile con il vivere civile ed aristotelico ed è per questo che abbiamo emanato il decreto di interdetto ai sacramenti per tutti coloro che fanno parte della Manonera o l'appoggiano in parole e/o opere.

Figlioli, pentitevi.
Pentitevi e tornate a far parte del gregge del Signore. Lasciate l'organizzazione, e la misericordia dell'Onnipotente si manifesterà in tutta la sua gloria.
Noi garantiamo personalmente che tutti coloro che vorranno sinceramente pentirsi e tornare a vivere saranno accolti come eroi nella Comunità Aristotelica, perchè avranno dato prova di avere grande forza di volontà. Dopo la giusta ed equa penitenza, essi saranno perdonati. Potranno tornare ad entrare nelle Case del Signore, a partecipare alle celebrazioni, a sposarsi e crescere figli nel sacro vincolo del matrimonio.
La misericordia del Signore, che si manifesta tramite la Sua Chiesa, saprà dar prova della Sua grandezza perdonandovi tutti, se vi pentirete.

Vi imploriamo, giovani e vecchi membri della Manonera, gerarchi e soldati semplici, di redimervi e tornare in seno alla Santa Madre.
Siate forti, siate uomini e prendetevi le vostre responsabilità!

Noi siamo disposti ad ascoltarvi, a confessarvi ed a perdonarvi, ma per l'amor dei Santi Profeti, lasciate l'organizzazione.

Fratelli e sorelle, vi state autodistruggendo. La società odierna può essere corrotta, avida di denaro e potere e può disgustarvi, ma non è entrando in una Compagnia di criminali che si risolvono i problemi. Se c'è qualcosa da correggere, dobbiamo farlo tramite i mezzi che il Signore ci ha dato e la Manonera non è uno di questi.

Redimetevi, figlioli, redimetevi.

La Santa Chiesa, come vedete, si dimostra madre premurosa, ed è in quest'ottica che essa, qualora i suoi insegnamenti non dovessero essere rispettati, è costretta per divino volere a correggere gli errori dei propri figli. Da ottima madre quale è, noi vi assicuriamo che la Santa Chiesa, se necessario, non attenderà a fare il suo dovere tramite i mezzi che ha. La Giustizia della Santa Chiesa ed il suo operato sono ispirati dal divino ed il suo santo giudizio, per quanto possa essere duro, non è atto a reprimere, bensì correggere ed istruire.

Leggete e comprendete le mie parole, fate in modo che l'Altissimo tramite la sua Santa Istituzione possa perdonarvi.
Le porte del Paradiso sono sempre aperte per coloro vivono nella gloria dell'Onnipotente, anche se in passato l'hanno abbandonata.

Scritto e sigillato a Pisa, il 6 gennaio dell'Anno Domini MCDLVIII.

In fede,
Monsignor Giacomo Borgia detto "Marves",
Arcivescovo Metropolitano di Pisa

Lettera Pubblica ai Fedeli Fiorentini

Documento indirizzato ai fedeli della Repubblica Fiorentina riguardante la Manonera

Neoeletti Consiglieri Aristotelici della Repubblica,
Nobili e Nobildonne della Repubblica,
Fratelli e Sorelle,

con la presente noi, Monsignor Giacomo Borgia detto "Marves", Arcivescovo Metropolitano di Pisa, intendiamo spronarvi alla lotta verbale e politica contro la Compagnia della Manonera.

L'organizzazione criminale, tramite l'utilizzo di mezzi poco ortodossi, è riuscita ad ottenere ben tre seggi nel nostro Consiglio.

Dove stai andando, Firenze?
A cosa vai incontro, Firenze, se non la distruzione certa?
Dove si è nascosta la tua fede aristotelica, o gloriosa Repubblica?
Cosa può dimostrare il Popolo Fiorentino agli scrutatori occhi degli altri stati italici ed europei, se non un popolo fiacco e debole nella fede e nelle opere?
Che garanzie può dare uno stato governato da criminali?
Chi può ritenersi rappresentato da tali individui?

Fratelli e sorelle, è tempo di agire. Noi, in qualità di pastore di anime fiorentino, intendiamo con queste parole indicare ai Veri Fedeli la giusta via da seguire.
Trovate i membri della Manonera delle varie città. Parlate con loro, dimostratevi misericordiosi ed operate affinchè essi si redimano.
Fate della vostra favella l'arma principale, combattete l'Innominato che alberga nei cuori di costoro!

Molti di essi neppure sanno il perchè si trovano nella Compagnia, nè sanno di cosa si tratta, come ha agito in passato.

Informateli! Aprite gli occhi ai vostri fratelli, riconvertiteli all'Aristotelismo, diventate agenti del Signore!
Tentate, tentate ed ancora tentate di raggiungere il vostro obiettivo, diventate le pecore del gregge di Dio che aiutano il Pastore a riportare tutte quante nell'ovile!

Figlioli, tutti, nessuno escluso, dobbiamo partecipare a questa Santa Missione. La Santa Chiesa non ha i mezzi per poter rintracciare tutti i membri della Manonera e convertirli, Essa ha bisogno del vostro aiuto.

Trovateli e convertiteli, eliminate dalle loro anime tutte le impurità che l'Innominato vi ha posto.

Benchè la nostra autorità si limiti alle città dell'Arcidiocesi di Pisa, intendiamo parlare all'universalità dei fedeli fiorentini ed incoraggiarli in questa Santa Crociata, poichè siamo sicuri che i nostri confratelli Arcivescovi faranno lo stesso.

Fratelli e sorelle, di Santa Crociata si tratta. Crociata, poichè se i membri della Manonera, dopo i vostri innumerevoli, disperati e benedetti tentativi di conversione non avranno ancora abbandonato le Tenebre, dovranno essere corretti e riportati sul cammino dei Santi Profeti.

Fedeli tutti, isolate i membri della Manonera che non vogliono convertirsi, fate in modo che capiscano che il cammino che stanno seguendo è errato. Non votateli, non aiutateli in alcun modo, siate saldi nella vostra posizione.

Carissimi, cominciate la vostra opera con l'affigere questa nostra lettera e quella rivolta ai Manonera nel Municipio della vostra città, cosicchè tutti coloro che non si interessano della vita repubblicana, siano essi Manonera o meno, possano leggere e riflettere.

Intendiamo altresì ricordare che l'interdetto ai Santi Sacramenti ancora vige per tutta la Manonera e per tutti coloro che la appoggiano: segnalate alle autorità ecclesiastiche coloro che all'interno dell'Arcidiocesi di Pisa violano tale decreto di interdetto perchè siano puniti dalla giustizia della Chiesa tramite quella della Repubblica.

Siate benedetti dal Signore e dai Santi Profeti, prodi soldati di Dio, perchè la vostra è una divina missione.

Scritto e sigillato a Pisa, il 6 gennaio dell'Anno Domini MCDLVIII.

In fede,
Monsignor Giacomo Borgia detto "Marves",
Arcivescovo Metropolitano di Pisa

Terzo ha scritto:Chiacchiera chiacchiera con gli ecclesiastici ed ho trovato un primo possibile modo per far ritirare la scomunica.
Guerra a Modena.
Giomik88 ha proposto una nostra collaborazione militare in un eventuale azione bellica che la Chiesa potrebbe attuare contro Modena che è una Repubblica anti aristotelica.
Come pagamento di tale intervento potrebbero ritirare la scomunica.
AL momento la cosa è solo un ipotesi infatti quest'azione militare non è decisa, che noi si dovrebbe prendere accordi precisi sulle modalità del nostro intervento e tutto, però già il fatto che se ne stia parlando ritengo sia positivo.
E' una proposta che può interessare?

Settimo. ha scritto:

che ci verrebbe in tasca oltre alla riabilitazione nella cheisa andando in guerra contro modena??

Terzo ha scritto:Io non sottovaluterei troppo la scomunica e quindi un eventuale rientro della cosa.
Se vogliamo un ducato nostro è importante riabilitarci.

Settimo. ha scritto:

Terzo ha scritto:Io non sottovaluterei troppo la scomunica e quindi un eventuale rientro della cosa.
Se vogliamo un ducato nostro è importante riabilitarci.

ma perchè?? che danno puo esserci?? poi per cosa ci hanno scomunicato?? :S io nn ho mai bestemmito in taverna...non ti possono scomunicare perchè ti rivolti contro uno stato :S che senso ha?? è solo una ripicca personale